CONCORSO "IVE" DI SOCIAL HOUSING IN VIA VALLENARI, FAVARO VENETO, VENEZIA
2009
Ruggero Lenci (capogruppo)
Marino Ceolin
Chiara Luchino
Claudio Merler
Alessandro Scaletti
Annio Maria VIttori (consulente)
MASTER PLAN DI
INTERVENTI DI EDILIZIA RESIDENZIALE NON
CONVENZIONALE
DA DESTINARE PARTE ALLA LIBERA VENDITA E PARTE
ALLA LOCAZIONE
IN SOCIAL HOUSING
1. Indirizzi progettuali e programma
Il progetto che si presenta risponde alla volontà dell’Immobiliare Veneziana, “IVE”, di promuovere, in attuazione delle proprie linee programmatiche ed operative in tema di social housing, un concorso per la formazione del Master Plan degli interventi di edilizia residenziale non convenzionale sull’area di Mestre-Favaro Veneto denominata “via Vallenari”, compresa nell’ambito territoriale delle ZTO C2 del VPRG vigente e classificata C2 N 5, le cui prescrizioni ed indirizzi sono:
SP (Superficie
lorda di Pavimento) residenziale non superiore a 28.430 mq, di cui
fino al 5% destinabile
ad attività connesse alla residenza.
Standard Primari
a parcheggi non inferiori a 1.990 mq.
Altri standard
non inferiori a 15.350 mq.
Altezza massima
non superiore a 10,60 ml (in alcuni casi derogabili).
E’ prevista la
realizzazione di una piazza.
Gli indirizzi progettuali dell’Immobiliare Veneziana sono i seguenti:
Nella progettazione
si potrà esulare dall’esistenza dell’elettrodotto e della relativa
fascia di rispetto,
essendo intenzione dell’IVE partecipare con il Comune di
Venezia all’interramento
di detta linea.
Tuttavia è
auspicabile che la quota più elevata possibile di SP venga prevista
al di
fuori della fascia
di rispetto della linea elettrica.
Dovrà
essere previsto un collegamento viario con le aree residenziali previste
dal
PRG in adiacenza
al confine ovest dell’area in oggetto.
E’ auspicabile,
se possibile, che una quota della SP di circa 1.500 mq venga collocata
entro il mappale
1167.
L’Immobiliare
Veneziana precisa inoltre che le prescrizioni di PRG sopra riportate sono
state esposte nel bando solo in via indicativa, fermo restando il fatto
che ciascun proponente dovrà progettare opere rigorosamente compatibili
e conformi alle normative urbanistiche vigenti.
Ciò vuol
dire che tali proposte potranno quindi contenere soluzioni diverse dalle
norme sopra richiamate solo nei limiti in cui queste ultime prevedano espressamente
una loro derogabilità.
E’ questo il caso delle altezze massime consentite, che in altre realizzazioni limitrofe sono state derogate; della ridistribuzione delle aree a standard a verde pubblico, che ferme restando le quantità non necessariamente devono essere ubicate ove indicato nel PRG.
Sull’area oggetto
del concorso IVE intende promuovere “un’attività finalizzata alla
realizzazione di edilizia
abitativa non
convenzionata per la vendita e/o per la locazione a termine a canone calmierato,
destinata a soddisfare il fabbisogno di quanti pur non configurandosi per
i requisiti di reddito quali potenziali destinatari dell’edilizia pubblica
a carattere sociale hanno comunque difficoltà a trovare adeguata
risposta nell’ambito del libero mercato.
Si rende pertanto
opportuno attivare forme di intervento in cui convergano risorse private
e
non, per conseguire
risultati significativi rispetto agli obiettivi delle politiche abitative
della
società
utilizzando senza fini speculativi i terreni edificabili di proprietà
della società al fine di
ridurre i canoni
di locazione degli alloggi che verranno realizzati…”
E’ inoltre interesse di IVE che le proposte progettuali rispondano alle seguenti caratteristiche:
Contenimento dei
consumi energetici
Il progetto dovrà
attenersi a scelte che contemplino l’utilizzo di energie alternative e
soluzioni
tecnologiche
atte al contenimento dei consumi energetici (controllo della radiazione
solare nel periodo estivo ed il raggiungimento di ulteriore efficienza
energetica) ed idrici.
Qualità
edilizia
Ruolo strategico
degli insediamenti di Edilizia Residenziale Sociale volto alla riqualificazione
edilizia, ambientale e sociale della cittadina di Favaro Veneto (soluzioni
costruttive qualificate, utilizzo di materiali durevoli ed eco-compatibili;
aspetti formali di immagine urbana).
Prestazioni
Conformi agli
indirizzi indicati nel capitolato prestazionale sub A.
Tipologia degli
alloggi
Riferita, in
linea di massima, alle seguenti indicazioni:
Mini Appartamento
con 1 camera: circa 15%: ingresso, soggiorno - pranzo, disbrigo con possibile
zona ripostiglio, bagno finestrato, camera matrimoniale, garage o in alternativa
posto auto per un’auto; Superficie calpestabile: almeno 45 mq;
Midi Appartamento
con 2 camere: circa 15%: ingresso, soggiorno - pranzo, disbrigo con possibile
zona ripostiglio, bagno finestrato, camera matrimoniale, camera singola
garage per un’auto;
Appartamento
con 2 camere: circa 20%: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, disbrigo,
ripostiglio, bagno finestrato, bagno/lavanderia con doccia (anche non finestrato),
camera matrimoniale, camera singola garage ampio o in alternativa garage
per un auto e cantina;
Appartamento
con 3 camere: circa 30%: ingresso, soggiorno cucina abitabile, disbrigo,
ripostiglio, bagno finestrato, bagno/lavanderia con doccia (anche non finestrato),
camera matrimoniale, camera doppia, camera singola, garage ampio o in alternativa
garage per un auto e cantina;
Case bifamiliari
con 3 camere: circa 20%: abitazione su due piani con scoperto a giardino
con ingresso indipendente. Composti al piano terra da ingresso, soggiorno
cucina abitabile, ripostiglio, bagno finestrato, e garage eventualmente
anche al piano interrato; al primo piano da camera matrimoniale, camera
doppia, camera singola, e bagno finestrato.
2. Motivazioni del nuovo assetto urbano
Il master plan
proposto tende a minimizzare la realizzazione di nuove strade, andando
a stabilire un assetto ordinato dell’area, nella quale è inserita
una nuova viabilità principale con andamento est-ovest alla quale
sono attestate due viabilità ortogonali di raccordo con i quartieri
limitrofi a nord, e una breve viabilità di raccordo con la nuova
rotatoria a sud. Tale strada principale assume il significato di nuovo
asse, non statico, ma reso dinamico tramite l’inserimento di un’edilizia
residenziale che presenta frequenti rotazioni nella giacitura dei volumi,
quindi nella conformazione degli spazi urbani. L’andamento di questo nuovo
asse è tale da intercettare a est la curva a 90° di via Vallenari,
andandone a ristabilire la continuità e l’identità (una sorta
di nuova via Vallenari) che altrimenti rischierebbe di andare perduta.
3. Esposizione degli edifici
Preso atto che
questo impianto planimetrico risulta ottimale per riammagliare i tessuti
interrotti del sito, si è reso necessario esplorare le potenzialità
tipologiche di corpi di fabbrica multipiano che, così esposti, presenterebbero
in fregio al nuovo asse degli sfavorevoli fronti nord e sud e, sulle due
traverse, dei fronti est ed ovest.
Pertanto si è
messo a punto un tipo edilizio (tipo B e C, rispettivamente denominate
“RNA” e “DNA”, vedi in seguito) che presenta una rotazione del corpo di
fabbrica di 30°, in modo da evitare fronti esposti verso i punti cardinali,
così da evitare soprattutto il nord pieno, andando alla ricerca
di favorevoli esposizioni intermedie.
Nella tipologia
tipo A (denominata “a girandola”, vedi in seguito), tale rotazione non
si è resa necessaria, vista la sua caratteristica di dar luogo ad
alloggi d’angolo che godono sempre di un’esposizione alternativa.
4. Considerazioni urbanistiche, standard e altezze
Il progetto si
basa sulle seguenti considerazioni urbanistiche:
Si è cercato
di ottenere un sistema urbanizzato il più possibile equilibrato,
che eviti di coprire eccessivamente le superfici permeabili del sito, ma
che allo stesso tempo non turbi, tramite l’inserimento di edifici a torre
o comunque eccessivamente alti, il preesistente sistema edificato di questa
parte di Favaro Veneto.
Pertanto le altezze
delle nuove costruzioni variano da due livelli fuori terra per le bifamiliari
a sei livelli fuori terra (5+1) destinati a una torretta (l’unità
più alta) funzionale a segnalare la nuova piazza. Il progetto prevede
quindi unità di due, tre, quattro, cinque, sei livelli fuori terra.
Ciò in parziale deroga al limite dell’area di 10,60 ml di altezza.
Tale scelta di
aumentare il numero di piani di alcuni edifici deriva dalla presa d’atto
che, nel sito oggetto del concorso, una SP di 28.430 mq distribuita su
unità a tre piani avrebbe coperto quasi tutta l’area, rendendo impossibile
il rispetto degli standard richiesti e delle aree permeabili.
L’obiettivo è
stato pertanto quello di concentrare alcune cubature in luoghi specifici
del nuovo quartiere, modellando uno spazio urbano ricco di significati,
non monotono, con prospettive allungate e punti focali. Una sorta di nuova
centralità, di micro-città nella quale distribuire opportunamente
un’equilibrata miscela di attività connesse alla residenza nella
misura richiesta, di residenze (circa 27.000 mq di SP), di spazi pubblici
esterni costituiti da marciapiedi, piazze allungate e da una vera e propria
piazza (il fulcro del quartiere), da aree a parcheggio a raso (nella misura
di 6.145 mq totali), nonché da aree a verde pubblico direttamente
raggiungibili attraverso plurimi passaggi (porosità) inseriti nei
corpi di fabbrica.
Tale variazione
delle altezze propone pertanto il parziale utilizzo dello strumento urbanistico
della “deroga” rispetto a quanto stabilito dal PRG vigente. Vale a dire
che nel caso di aggiudicazione del primo premio, si renderà necessario
che la presente proposta venga esaminata dall’IVE di concerto con gli Organi
Comunali e i Comitati di Valutazione preposti alla pianificazione dell’assetto
urbano dei Centri del Comune di Venezia.
5. La nuova piazza e le piazze allungate
Per quanto riguarda
la nuova piazza, essa è pensata circondata da negozi, oltre a essere
dotata di un’area verde alberata nella quale è ubicata anche una
scultura-fontana. Da qui è possibile raggiungere il verde pubblico
a nord-est e, tramite attraversamenti stradali, gli altri due ampi spazi
a verde pubblico, a nord-ovest e a sud-ovest.
Oltre alla su
descritta piazza, fulcro principale del nuovo quartiere, il progetto prevede
la realizzazione di tre piazze allungate, veri e propri “vuoti urbani progettati”,
modellati tramite edifici che presentano giaciture non sempre ortogonali
alle strade, in modo da creare una spazialità dissonante e articolata
rispetto alla monotonia di un fronte rettilineo (ciò in aggiunta
alle considerazioni sull’esposizione dei fronti ai raggi solari precedentemente
fatte). Anche da queste piazze allungate è sempre possibile accedere,
tramite dei varchi aperti negli edifici, ai retrostanti spazi a verde pubblico.
Tale porosità verso il verde protetto e bordato dagli edifici ma
sempre accessibile, costituisce un punto compositivo fondamentale che rende
il presente progetto una ricerca di “architettura a scala urbana”.
6. Il verde pubblico e le aree golenali
Il verde pubblico
di PRG, per un totale di 17.153 mq, è stato ridistribuito su cinque
aree, di cui tre principali. Su di esse hanno luogo delle collinette artificiali
ottenute dallo scavo di piccoli bacini golenali (lagunazioni) necessari
a garantire, insieme a vasche di accumulo, il riequilibrio tra le precipitazioni
meteoriche e le mutate capacità di assorbimento del terreno rispetto
alla condizione originaria. Ciò si rende necessario a causa della
riduzione di tale capacità dovuta all’inserimento delle nuove quantità
edilizie, delle strade, dei parcheggi e dei marciapiedi. In caso di forti
precipitazioni tali bacini (e le vasche di accumulo) si riempiranno d’acqua,
pur rimanendo aree usufruibili, a verde pubblico. Quanto sopra, nel rispetto
di quanto prescritto dalle ordinanze 2, 3, 4 del Commissario Delegato per
l’Emergenza in caso di eccezionali eventi meteorologici.
Come già
menzionato, gli spazi a verde pubblico sono pensati per essere “protetti”
dai corpi di fabbrica che, tramite la loro “porosità”, li rendono
facilmente accessibili e collegati in modo dinamico al sistema di piazze.
Nella realizzazione
delle aree a verde si prevede l’utilizzo di materiali e tecnologie durevoli,
oltre alla piantumazione di essenze che favoriscono la semplicità
manutentiva e il decoro urbano.
Sarà inoltre
realizzato un sistema di innaffiamento automatico con centraline elettroniche
programmabili, sequenziali per settori di innaffiamento. L’acqua piovana
verrà riutilizzata per l’irrigazione del verde.
Come già
menzionato parte del materiale scavato, sia per gli edifici sia per le
aree golenali, verrà riutilizzato per dar luogo a collinette verdi
e a una duna protettiva a sud per schermare il nuovo quartiere dagli inquinamenti
della nuova viabilità veloce.
7. Aree a parcheggio a raso e autorimesse interrate
Le aree a parcheggio
(per una consistenza di 4.822 mq distribuiti in 9 parcheggi con passo carrabile
e 1.323 mq netti ubicati lungo le nuove strade) per un totale di 6.145
mq, rispettano abbondantemente gli standard urbanistici, garantendo la
presenza di 326 posti auto.
Esse sono state
distribuite su tutto il sito in modo da risultare facilmente accessibili
da ogni settore, e comode da utilizzare. L’area a parcheggio di maggiore
estensione è stata inserita a sud della piazza principale ed è
da essa direttamente accessibile. Altre aree a parcheggio sono state inserite
in fregio alle nuove strade.
Oltre alle su
descritte aree a parcheggio a raso, il progetto prevede la realizzazione
di autorimesse interrate ubicate sotto agli edifici.
8. Gli edifici
I piani terra
di tutti gli alloggi sono posizionati a una quota di +0,50 ml rispetto
alla quota stradale frontistante l’ingresso.
Essi si dividono
in corpi di fabbrica con scala e ascensore comuni (tipo A, B, C) e corpi
di fabbrica tipo bifamiliare, che danno luogo ad alloggi con scala privata
interna.
I corpi di fabbrica
tipo A, B, C hanno in comune il fatto di servire quattro alloggi per ogni
corpo scala-ascensore, quindi di garantire la massima efficienza ed economicità
distributiva. Tutti gli alloggi hanno una doppia esposizione e spesso sono
ubicati in posizione d’angolo. Ciò vuol dire che nel presente progetto
non esistono alloggi monoesposizionali.
I corpi di fabbrica
si dividono pertanto in tre tipologie:
Tipo A
E’ il più
ricorrente, ha luogo sia singolarmente (in un caso), sia aggregato a un
altro tipo A (in tre casi), sia come “soluzione di testata” per i tipi
B e C (nei restanti casi). Esso è costituito da un corpo scala circondato
a “U” da quattro alloggi del taglio richiesto, ovvero da una, due e tre
camere da letto (quelli da due letti, con uno o due bagni). Per semplicità
lo chiameremo tipo “a girandola”.
Questa tipologia
ricorre 14 volte e va da un minimo di tre piani a un massimo di sei (incluso
il piano terra). In totale dà luogo a 55 livelli unitari, che contengono
4 alloggi ciascuno ai piani superiori al livello terra.
Al piano terra
questa tipologia complessivamente dà luogo a 24 spazi per attività
connesse alla residenza e 32 alloggi.
In totale essa
genera 196 alloggi e 24 spazi per attività connesse alla residenza.
I 196 alloggi
sono dei seguenti tipi:
Mini Appartamento
con 1 camera e 1b: 53 (di cui un monolocale)
Midi Appartamento
con 2 camere e 1b: 39
Appartamento
con 2 camere e 2b: 53
Appartamento
con 3 camere e 2b: 51
Tipo B
Ha luogo quattro
volte, è utilizzato come soluzione intermedia aggregato al tipo
A ed è costituito da un corpo scala lambito sui due lati da due
alloggi per lato, per un totale di quattro alloggi di cui tre da due camere
da letto con due bagni e uno da tre camere da letto. Per semplicità
lo chiameremo tipo “RNA”.
Questa tipologia
è alta in due casi tre piani e in altri due quattro piani (incluso
il piano terra). Essa si aggrega sempre con il tipo A. In totale dà
luogo a 14 livelli unitari, che contengono 4 alloggi ciascuno ai piani
superiori al livello terra. Al piano terra essa dà complessivamente
luogo a 6 alloggi e 8 spazi per attività connesse alla residenza.
Questa tipologia
genera un totale di 46 alloggi e 8 spazi per attività connesse alla
residenza.
I 46 alloggi
sono dei seguenti tipi:
Mini Appartamento
con 1 camera e 1b: 2
Midi Appartamento
con 2 camere e 1b: 0
Appartamento
con 2 camere e 2b: 24
Appartamento
con 3 camere e 2b: 20
Tipo C
Ha luogo due
volte, è utilizzato come soluzione intermedia aggregato al tipo
A ed è, similmente al tipo B, costituito da un corpo scala lambito
sui due lati da due alloggi per lato, per un totale di quattro alloggi
di cui due da due camere da letto con due bagni e due da tre camere da
letto. Per semplicità lo chiameremo tipo “DNA”.
Questa tipologia
è alta tre piani (incluso il piano terra). Essa si aggrega sempre
con il tipo A. In totale dà luogo a 12 livelli unitari, che contengono
4 alloggi ciascuno ai piani superiori al livello terra. Al piano terra
dà complessivamente luogo a 2 alloggi e 10 spazi per attività
connesse alla residenza.
Questa tipologia
genera un totale di 18 alloggi e 10 spazi per attività connesse
alla residenza.
I 18 alloggi
sono dei seguenti tipi:
Mini Appartamento
con 1 camera e 1b: 0
Midi Appartamento
con 2 camere e 1b: 0
Appartamento
con 2 camere e 2b: 10
Appartamento
con 3 camere e 2b: 8
Tipo Bifamiliare
Le unità
singole inserite nella tipologia “bifamiliare” sono in numero di 26. Esse
sono composte da un piano terra di 64 mq circa con salone, pranzo, cucina,
bagno, e da un primo piano da 69 mq circa con tre camere da letto e bagno.
Inoltre al piano interrato esse sono dotate di un garage privato per due
automobili e di uno spazio a magazzino. In copertura abbiamo inoltre uno
spazio sottotetto e un terrazzo, raggiungibili dal corpo scala interno.
Onde evitare un proliferare di rampe e di passi carrabili, ovvero per ridurre
i relativi impatti non mitigabili nell’ambiente, i garage sono accessibili
da una rampa che serve più alloggi di questo tipo, fino a dieci
unità.
Questa tipologia
genera un totale di 26 alloggi.
In sintesi gli alloggi di progetto sono dei seguenti tipi:
unità di alloggi Superficie calpestabile
Mini Appartamento
con 1 camera e 1b: 55 (49 mq)
Midi Appartamento
con 2 camere e 1b: 39 (69
mq)
Appartamento
con 2 camere e 2b: 87
(da 70 a 72 mq)
Appartamento
con 3 camere e 2b: 79 (da 85 a 105 mq)
Sub totale 1
260
Tipo Bifamiliare 26 (133 mq)
Sub totale 2 260 alloggi + 26 unità tipo bifamiliare
Totale 286 alloggi
Nota: Nel calcolo
della SP totale (Superficie lorda di pavimento) che concorre a dar luogo
ai 28.430 mq è inclusa, oltre alla superficie calpestabile degli
alloggi, la muratura esterna (di 30 cm di spessore), l’atrio d’ingresso
e gli spazi di distribuzione agli alloggi ubicati ai vari piani ad esclusione
della scala e dell’ascensore, nonché il 5% di superficie di spazi
per attività connesse alla residenza (1.420 mq).
Va precisato
inoltre che, in sede di preliminare e definitivo, il numero degli alloggi
potrebbe agevolmente subire delle variazioni senza minimamente turbare
la conformazione del progetto, modificando opportunamente il numero dei
piani delle tipologie A, B, C per calibrare in modo ancor più preciso
le quantità.
Spazi per attività
connesse alla residenza
Gli spazi per
questo tipo di attività sono ubicati al piano terra degli edifici
tipo A, B, C. Essi sono distribuiti intorno alla piazza principale e in
fregio alle piazze allungate. Coerentemente alle richieste del bando, la
superficie SP destinata a questo tipo di attività è nell’ordine
di 1.420 mq.
9. Criteri di progettazione degli edifici per il contenimento energetico
Il progetto è
guidato da criteri di economicità, contenimento dei consumi energetici,
idrici, rispondenza a tutte le normative strutturali, impiantistiche e
sulla sicurezza.
Esso promuove
il risparmio energetico, l’uso razionale dell’energia e la produzione energetica
da fonti rinnovabili in conformità con il Dlgs 29 dicembre 2006
n 311CE che introduce l’obbligo della certificazione energetica. Di conseguenza
utilizza materiali di costruzione ecosostenibili sensibili ai principi
della bioarchitettura per ottenere la diminuzione delle potenze installate;
la diminuzione dei consumi energetici assoluti e specifici; la riduzione
delle emissioni in atmosfera; il contenimento del fabbisogno di energia
primaria per riscaldamento nei 50 kWh/m2/anno (norma tecnica UNI EN 832);
il recupero in forma “passiva” della maggior parte dell’energia necessaria
a garantire le migliori prestazioni per i diversi usi finali (riscaldamento,
raffrescamento, illuminazione ecc.). Ciò ha luogo dislocando gli
edifici secondo l’ottimale esposizione, privilegiandone l’integrazione
nel sito, nonché agendo sulla composizione dell’involucro.
Il progetto evita
l’uso di alloggi monoesposizionali; integra gli edifici con il sito favorendo
l’ottimale accesso alla radiazione solare per tutti gli edifici, in particolare
attraverso la su descritta rotazione dei corpi di fabbrica dei tipi B e
C; si propone di schermare le facciate ovest con opportuni elementi (da
descrivere in modo approfondito nelle eventuali successive fasi di progettazione);
utilizza i venti prevalenti per la ventilazione/raffrescamento naturale
degli alloggi; mitiga l’effetto "isola di calore"; contiene l’albedo della
pavimentazione degli spazi pubblici e di tutto l’intervento entro parametri
ammissibili utilizzando materiali a radiazione incidente e lunghezza d'onda
controllata; dispone la vegetazione in modo da massimizzare l'ombreggiamento
estivo; mantiene limitata l'ampiezza delle superfici vetrate; evita l'ingresso
di radiazione solare diretta in estate.
Per quanto riguarda
l’involucro degli edifici il progetto si avvale della possibilità
di realizzare modelli di simulazione per sfruttare l'inerzia delle pareti
e degli elementi strutturali al fine di ottenere risparmi energetici, ottimizzando
anche la disposizione dei materiali isolanti. I materiali di tamponatura
perimetrale e i serramenti esterni saranno scelti tra quelli che garantiscano
dispersioni contenute; le coperture saranno ventilate; saranno evitati
i ponti termici;
Per quanto riguarda
i materiali da costruzione verranno selezionati materiali di origine naturale
e provenienti da fonti rinnovabili con ridotto impatto ambientale nell’intero
ciclo di vita per la cui composizione e produzione non siano utilizzate
sostanze tossiche, nocive e/o inquinanti, e che in fase di messa in opera
utilizzo e dismissione non rilascino costanze tossiche, nocive e/o inquinanti.
Il progetto delle
aree carrabili e per i percorsi pedonali prevede l’utilizzo di materiali
durevoli e facilmente manutenibili che, al tempo stesso, denotano le diverse
funzioni. L’illuminazione pubblica sarà inoltre integrata da un
sistema fotovoltaico di alimentazione. Infine, il sistema di smaltimento
delle acque meteoriche recepisce, come su descritto nelle aree a verde
pubblico, le indicazioni della valutazione di compatibilità idraulica
della zona oggetto dell’intervento.
10. Elettrodotto
Il presente progetto
prevede la rimozione dell’elettrodotto e il suo eventuale interramento.
Non prevede il posizionamento di edifici lungo il suo tracciato e può,
ove richiesto, aumentare il distacco tra il tracciato dell’elettrodotto
stesso e il corpo di fabbrica ad andamento est-ovest contenente quattro
corpi scala, trasformando quest’ultimo in un corpo di fabbrica a tre corpi
scala, ferma restando l’attestazione a ovest sulla piazza (ovvero inserendo
un tipo C al posto dei due tipi B.